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Oasi di Siwa – una meraviglia e una storia dell’antico Egitto

oasis de Siwa

L’Oasi di Siwa, conosciuta anche come Sekht-am che significa “Campo degli alberi”, è un luogo straordinario ed enigmatico, ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Situata nella parte occidentale del deserto dell’Egitto, vicino alla frontiera libica, questa oasi è una vera fortezza di storia e cultura.

Geografia

La geografia dell’Oasi di Siwa è unica e intrigante. Situata in una profonda depressione che arriva sotto il livello del mare, l’oasi è circondata dalla Depressione di Qattara e dal Grande Mare di Sabbia nel deserto occidentale dell’Egitto. L’oasi si trova a circa 50 chilometri a est del confine tra Egitto e Libia e a 560 chilometri dal Cairo, la capitale dell’Egitto.

Il paesaggio dell’Oasi di Siwa è dominato da strati orizzontali di calcari porosi alternati a marne e argille, risalenti all’epoca miocenica. Questa caratteristica geologica ha creato un altopiano calcareo e inselberg, che la gente del posto chiama montagne. Due grandi laghi salati alimentati da acque di scolo di origine agricola contribuiscono all’unicità dell’oasi.

Nome

Il nome Oasi di Siwa ha un’etimologia interessante. Il nome antico egiziano dell’oasi era Sekht-am, che si traduce in “Campo degli alberi”. Si ritiene che questo nome sia una trascrizione del nome locale paleo-berbero Se o Sa. Nel corso del tempo, il nome si è evoluto in Siwa, anche se le origini esatte di questo cambiamento rimangono poco chiare.

Storia

Storia

La storia dell’Oasi di Siwa è affascinante quanto la sua geografia. Sebbene sia noto che fosse abitato almeno dal X millennio a.C., i collegamenti con l’Antico Egitto divennero evidenti durante la XXVI dinastia, quando fu fondata una necropoli. L’oasi divenne famosa nell’antichità come sede di un oracolo di Amon, noto anche come Zeus Ammon in greco. Questo tempio oracolare, che presenta iscrizioni risalenti al IV secolo a.C., era una popolare attrazione turistica e svolgeva un ruolo significativo nell’antico Egitto.

L’Oasi di Siwa fu anche il luogo di alcuni combattimenti durante la prima e la seconda guerra mondiale. Il Long Range Desert Group (LRDG) dell’esercito britannico aveva sede qui, ma anche l’Afrika Korps di Rommel ne prese possesso tre volte.

Clima

L’Oasi di Siwa ha un clima desertico caldo, comune in Egitto. Nonostante il clima rigido, l’oasi è fertile grazie ai pozzi artesiani naturali e all’irrigazione. È il sito di circa 200 sorgenti naturali. L’oasi sostiene la coltivazione di migliaia di palme da dattero e ulivi, rendendola un paradiso verde in mezzo al deserto.

Cultura

Cultura

L’Oasi di Siwa è nota per la sua cultura unica e vibrante. L’isolamento dell’oasi portò allo sviluppo di una cultura distinta, riflessa nell’artigianato locale del vimini, della ceramica, dell’argenteria e del ricamo, nonché nello stile di abbigliamento.

Economia

L’economia dell’Oasi di Siwa si basa principalmente sull’esportazione di datteri e olio d’oliva, che costituiscono la principale fonte di reddito. A ciò si aggiunge l’artigianato locale del vimini. L’oasi dispone anche di importanti risorse di petrolio e gas naturale.

Archeologia

L’Oasi di Siwa è un tesoro per gli archeologi, con numerosi siti storici e manufatti. Il tempio dell’oracolo, la Montagna dei Morti, una necropoli di epoca romana con decine di tombe scavate nella roccia, e il “Bagno di Cleopatra”, un’antica sorgente naturale, sono solo alcuni esempi della ricchezza storica della zona.

Popolazione

La popolazione dell’Oasi di Siwa è concentrata lungo la piccola fascia costiera e nell’Oasi di Siwa stessa. La gente del posto, conosciuta come Siwis, è una popolazione sudanese di lingua berbera che vive in case di mattoni di fango.

Governatorato di Maṭrūḥ

Governatorato di Maṭrūḥ

L’Oasi di Siwa fa parte del Governatorato di Maṭrūḥ in Egitto. Questo governatorato comprende tutto l’Egitto a ovest del governatorato di Al-Jīzah e a nord della latitudine 26°20′ N. Nonostante sia prevalentemente un altopiano desertico, il governatorato di Maṭrūḥ ospita numerosi importanti siti storici e culturali, tra cui l’oasi di Siwa.

Nella cultura popolare

L’Oasi di Siwa ha lasciato il segno anche nella cultura popolare. È apparso nel film di guerra del 1958 “Ice Cold in Alex”. Oggi continua ad attrarre turisti da tutto il mondo, attratti dalla sua miscela unica di storia, cultura e bellezza naturale.

Domande frequenti

Cosa rende l’Oasi di Siwa unica tra le altre oasi egiziane?

L’oasi di Siwa si distingue per la sua posizione remota nel vasto deserto del Sahara e per la sua distinta cultura berbera. A differenza di altre oasi, Siwa vanta la propria lingua, tradizioni e architettura, offrendo ai visitatori uno sguardo su un mondo che sembra lontanissimo dall’Egitto tradizionale.

Quali sono le attrazioni da visitare nell’Oasi di Siwa?

Siwa è rinomata per i suoi paesaggi mozzafiato, come gli affascinanti laghi salati di Bir Wahed e il maestoso Gebel al-Mawta (Montagna dei Morti), dove antiche tombe sono scavate nella roccia. Anche il Tempio Oracolo di Amon, noto come Tempio dell’Oracolo, è un importante sito storico che vale la pena esplorare.

Come si può sperimentare la cultura locale nell’Oasi di Siwa?

Per immergersi nella cultura di Siwan, i visitatori possono prendere parte ad attività tradizionali come partecipare a un matrimonio locale di Siwan, provando l’autentica cucina di Siwan nei ristoranti locali e acquistando oggetti di artigianato e souvenir fatti a mano nel vivace mercato della Fortezza di Shali.

L’Oasi di Siwa è accessibile ai turisti tutto l’anno?

Sebbene il clima di Siwa sia generalmente mite rispetto ad altre parti dell’Egitto, il periodo migliore per visitarla è durante i mesi più freddi da ottobre ad aprile, evitando il caldo torrido dell’estate. Tuttavia, anche durante la stagione calda, Siwa rimane una destinazione popolare per chi cerca avventure ed esperienze culturali uniche.

Quali opzioni di trasporto sono disponibili per raggiungere l’Oasi di Siwa?

I viaggiatori possono raggiungere l’Oasi di Siwa sia via terra che via aerea. Il percorso più comune è su strada dal Cairo, un viaggio che dura circa otto ore in autobus o in auto privata. Per coloro che cercano un’opzione più veloce, sono disponibili anche voli dal Cairo alla vicina Marsa Matrouh, seguiti da un viaggio di tre ore fino a Siwa.

Conclusione

L’Oasi di Siwa è molto più di una semplice posizione geografica. È una testimonianza della resilienza e dell’ingegno umano di fronte alle dure condizioni ambientali. È un luogo dove la storia rivive, dove le antiche tradizioni continuano a prosperare e dove natura e cultura convivono armoniosamente. In un mondo sempre più globalizzato, l’Oasi di Siwa ricorda la ricca diversità e vitalità delle culture locali.

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